Torre de Poschiavo
Nell'abitato, sulla piazza a nord delle chiesa di San Vittore. Torre di difesa, un tempo protetta da un muro di cinta. Venne eretta nella 1a metà del XIII sec. come residenza della famiglia Olzate (Olgiati). Nel 1538 passò al commune che provvide a trasformarla. Nel 1651 venne alzata ulteriormente.
Restaurata nel 1976/77
La via dei Palazzi va sicuramente visitata per la sua bellezza e la sua originalitˆ. Molte volte ci si chiesti come si possa trovare un quartiere cos“ uniforme e avvenente in una valle alpina. L'idea e l'esecuzione dei Palazzi sono strettamente legati alla personalitˆ di due uomini: Tomaso Lardelli e Giovanni Sottovia.
"L'idea che mi ha portato a questa radicale e per allora difficile impresa era di dare a me e alla mi famigila la possibilitˆ di vivere in un'abitazione sana e accogliente; oltre a questo per˜ il desiderio abbeltire il mio paese nativo" cosi si espresse aII'inizio del secolo l'altora ottantenne Tomaso Lardelli un' autobiografia.
Lo stile di queste case stato introdotto da alcuni poschiavini dopo numerose emigrazioni in Spagna. Adesso si pu˜ anche capire da dove deriva il nome tedesco "Spanisches Viertel". NeI 1856, proprio quando doveva essere posta la prima pietra, arriv˜ casualmente a Poschiavo il giovane architetto italiano Giovanni Sottovia, il quale cambi˜ la semplice fila di case di Tomaso Lardelli in un quartiere di stile neoclassico con una casa in stile neogotico veneziano.
Dopo la costruzione dei Palazzi lo stesso Tomaso Lardelli disse: "L'architetto Giovanni Sottovia ha vestito a festa le case nostrane".
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